opera dell'artista e ricamatrice leccese che utilizzava la tecnica della "broderie à fils collès" che gli permetteva di realizzare dipinti di famosi pittori del Seicento e del Settecento, paesaggi e soggetti sacri, incollando fili di sete policrome, d'argento e dorati sopra un supporto cartonato coperto da uno strato di cera d'api vergine. La Elmo è considerata la capofila della Scuola dei Ricamatori Leccesi, raggiungendo fama anche a Napoli e in Sicilia. La luminosità del filo di seta dava particolarmente incanto al ricamo. Questa tecnica preziosa decadde nell'Ottocento e, di conseguenza, fu dimenticata, esemplari di quest'arte si trovano nei Musei di Napoli, Palermo, Lecce, Bari, Torino e Genova. Cornici dell'epoca in legno dorato ed intagliato, cm 27 x 20,5 ciascuno.