che possiamo attribuire al pittore fiammingo che viaggiò in Italia e frequentò la bottega di Giacinto Brandi sposandone la figlia. Dopo una serie di vedute delle campagne romane, prese a dipingere animali secondo la voga del tempo. Ebbe una produzione copiosa e monotona nei soggetti, ma non nello stile, sempre di grande correttezza formale. cm 100 x 137.