dipinto ad olio su tela. Il dipinto è stato esposto alla XXVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia 1954. Carlo Levi, laureato in medicina, studia contemporaneamente pittura con F. Casorati, esordendo come suo allievo nel 1923 e l'anno dopo alla Biennale di Venezia. Fondamentali per la definizione del suo linguaggio pittorico, sono i soggiorni a Parigi (1927-1928) dove fu colpito dalla pittura postimpressionista, dei fauves, di Soutine e Kokoschka. Negli anni successivi avvia la sua pittura verso ricerche che, tra accensioni fantastiche e violenze cromatiche di natura espressionista, approdano a esiti non realisti. Dipinse, tra l'altro, una lunga serie di ritratti di letterati e famosi uomini politici. Nel 1935-1936 fu confinato in Lucania, esperienza che lasciò una profonda impronta nella sue opere e fu alla base di molti soggetti dedicati alla cruda realtà della vita contadina del Sud. Cornice in legno dorato e passepartout. Misura cm. 50 x 60.