piccolo dipinto ad olio su cartone eseguito con tratto luminoso. Il Signorini nel 1852 si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Firenze e già nel 1856 avrebbe lasciato l'Accademia, svincolandosi così dagli schematismi accademici ed approdando alla pittura "En plein air", che esercitò insieme agli amici O. Borrani e V. Cabianca. Nel 1855 iniziò a partecipare agli incontri del Caffè Michelangiolo, dove i pittori che vi partecipavano sperimentavano le novità della "macchia". Dopo un viaggio a Parigi nel 1861, ritornato in Italia, soggiornò per un breve periodo a Castiglioncello insieme ad altri macchiaioli per poi fondare con il Lega e con il Borrani la cosiddetta "Scuola di Piagentina", dal nome della località fiorentina dove erano soliti dipingere all'aperto, prendendo ispirazione dalla natura e dalla sua poetica mutevolezza stagionale. Negli ultimi anni, Signorini si recò assiduamente a Parigi, dove entrò in contatto con la pittura impressionista ed i suoi maggiori esponenti, quali Degas, Manet e Monet, subendone un influsso del tutto particolare. Il Signorini fu tra le più significative personalità del "Gruppo dei Macchiaioli", di cui fu anche teorico. I suoi dipinti sono sempre animati da un pungente impressionismo e verismo con soggetti urbani e paesaggistici. Cornice in legno dorato ed intagliato. Misura cm. 18 x 27.